Quando si parte senza aspettative è tutto molto più semplice e, spesso, più sorprendente. Un brevissimo sguardo alla guida, la prenotazione del volo e dell’appartamento e poco altro, così siamo partiti alla volta di Valencia per il nostro primo viaggio in tre.
Il primo post che ho scritto su questa piacevole città spagnola è venuto fuori molto eno-gastronomico perché obiettivamente l’aspetto culinario di Valencia mi ha colpito molto per la sua varietà e gustosità. Ora, passata qualche settimana, ritorno ai miei vecchi cari post più informativi e pratici per raccontarvi dove, secondo me, dovete passare il vostro tempo valenciano.
Il centro storico
Se come me siete fan di viuzze, stradine tortuose, vecchi edifici e angolini nascosti allora il centro di Valencia, piccolo, raccolto e vivace è la zona dove farete le vostre scoperte più interessanti. Oltre a visitare i monumenti più conosciuti come la Cattedrale, la Basilica, la Torres de Quart, la Porta de Serrans e la Lonja de la Seda, lasciatevi ispirare dai colori delle case, dai profumi dei negozi e dalle chiacchiere dei valenciani e chissà dove finirete!
Ciudad de las Artes y las Ciencias
Amata e celebrata per la sua grandeur, criticata per il suo costo e visitata da migliaia di persone per la sua unicità, questa cittadella progettata dal chiacchierato archistar Calatrava è diventata un punto di riferimento culturale e turistico per la città.
Anche chi non si intende di arte e architettura come me, rimarrà incantato dall’imponenza e dall’originalità di queste gigantesche strutture adagiate su letti d’acqua azzurra lucente e circondate dal verde. Che poi al loro interno siano custoditi il Museu de les Ciences, l’Oceanografic, il Palau de les Arts e altro ancora diventa quasi secondario di fronte alla bellezza di questi edifici spaziali, nel senso letterario del termine.
Jardi del Túria
Qui lo dico e non lo nego, per me questo parco è stata la cosa più incredibile vista a Valencia, la più bella. Stiamo parlando del genio di alcuni uomini che, in seguito a ripetute alluvioni, decisero di deviare il corso del fiume Túria fuori dalla città e di ricoprire il suo letto prosciugato con un giardino urbano tra i più originali e piacevoli d’Europa.
Un lungo serpentone verdeggiante che costeggia il centro storico e conduce alla Città della Scienza prima e in prossimità del mare poi. Al suo interno troverete di tutto, da campi di calcetto a specchi d’acqua, da piste ciclabili a chioschetti dove rinfrescarsi con una cerveza, ma soprattutto troverete silenzio e tranquillità nonostante i viali cittadini siano a qualche metro di distanza.
La spiaggia
A pochi chilometri dal centro cittadino, comodamente raggiungibili con un comodo tram, si trovano la spiaggia di Malva-Rosa e la sua gemella meno affollata la Patacona. Un arioso lungomare prima e una distesa immensa di sabbia morbida poi, conducono ad un placido mare che regala aria ricca di salsedine e felicità di spirito.
Questa zona risulta estremamente piacevole anche in inverno in quelle giornate soleggiate e tiepide quando non c’è niente di più rilassante che passeggiare ammirando il mare e fermarsi in qualche baracchino a mangiare pesce fresco.
Come si evince da questo post, quello che mi è piaciuto di più di Valencia è il suo essere originale pur restando una città dai piaceri semplici. Una passeggiata lungo il mare, un giro in bici nel parco, una birra in un baretto e una paella in un locale tipico. Nessun clamore, ma relax da gustare con calma e tranquillità.