Negli ultimi anni la Puglia è diventata una delle regioni preferite dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze, non solo per il suo mare, ma grazie anche ad un’offerta ampia e diversificata di itinerari turistici di vario tipo. Incuriositi dal tanto parlarne, abbiamo fatto un salto nella zona di Bari e dintorni alla scoperta delle numerose attrattive che questa terra ha da offrire e, devo dire, non ne siamo rimasti delusi.
Da una parte le dolci colline e dall’altra la variopinta costa racchiudono un entroterra profumato e ricco di angoli suggestivi, quindi l’unico problema da risolvere è quello di tracciare un itinerario e scegliere in base ai gusti e al tempo. Io vi consiglio il giro che abbiamo fatto noi, un mix molto vario e rilassante, con tappe molto vicine tra loro.
Abbiamo trovato dei biglietti molto economici per Bari e quindi abbiamo fatto un percorso ad anello con inizio e fine nel capoluogo pugliese.
La prima tappa è Castellana famosa nel mondo per le sue incredibili grotte. Le visite guidate partono ogni due ore circa e durano altrettanto se decidete di percorrere l’itinerario completo di tre chilometri che, in maniera piuttosto comoda, conduce a tutte le sale più interessanti. Se avete fretta o siete un po’ pigri, c’è anche un tragitto più breve che dura un’oretta, ma io vi consiglio quello più lungo perché permette di apprezzare la varietà e i diversi ambienti di questo surreale ambiente sotterraneo.
Le grotte di Castellana non si possono visitare autonomamente, ma sono talmente affascinanti e maestose che il resto dei turisti difficilmente riuscirà a rovinare la vostra visita. Chiamate prima per sapere a che ora cominciano le visite o ancora meglio prenotate il biglietto su internet, così eviterete di aspettare invano, anche perché la zona circostante è piuttosto anonima e senza grandi attrattive.
A pochi chilometri dalle grotte di Castellana, sorge quello che forse è il luogo più famoso dell’intera Puglia ovvero Alberobello che con i suoi trulli ha conquistato un posto d’onore negli itinerari turistici italiani. Il paesino è molto piccolo e raccolto e i trulli sono suddivisi in due zone separate dalla strada principale: una molto commerciale e turistica, l’altra più residenziale.
La bellezza, il candore e la particolarità di questi edifici meritano tutti gli elogi e la fama di cui oggi godono, ma il loro fascino è in parte sminuito dall’atmosfera troppo commerciale che in alcuni angoli trasforma Alberobello in un piccolo luna park. Anche se sempre molto affollato, cercate per lo meno di evitare domeniche e festività perché sarete circondati da orde di turisti chiassosi e fastidiosi. Nota positiva, nonostante tutto ci sono ancora diversi ristoranti che hanno mantenuto alta qualità e prezzi onesti.
Ultima tappa di questo piccolo itinerario è Polignano a mare, quella che a noi è piaciuta di più, complice forse le basse aspettative che avevamo, dovute alla nostra ignoranza. Polignano è un paesino abbarbicato su alte scogliere a picco sul mare, distribuito ai lati di una grossa insenatura che permette l’acceso al mare e offre una piccola spiaggetta di ciottoli.
La bellezza di questo luogo però, non risiede solo nel suoi panorama e nella sua particolare collocazione, ma la si trova anche tra le strette vie del centro storiche che si rincorrono tra piazzette, vicoli e casette dall’inconfondibile stile marittimo. Il paesino è un vero bijoux, perfettamente curato e ben tenuto, dove passeggiare piacevolmente, bersi un aperitivo con vista sul mare o chiacchierare come gli abitanti del posto sugli scalini delle piazze.