Esattamente un anno fa scrivevo un post pre-partenza relativo al nostro on the road in Slovenia e Croazia. Lo scrivevo premettendo che era un’eccezione perché io non scrivo mai articoli prima di andare in un determinato luogo, un’eccezione che però si ripeteva per il secondo anno di fila.
Oggi, complice la voglia di partire, mi dico che non c’è due senza tre e quindi eccomi a parlarvi del viaggio che verrà, domani. Così poi la smetto ufficialmente di dire che sono eccezioni!
Partiamo con alcune premesse.
Quest’anno, per i poco informati, siamo in quattro con i seguenti numeri magici: 23 e 5 che sono rispettivamente i mesi di vita dei nostri adorabili pargoli. Scorrendo i paragrafi dell’articolo del 2016 mi viene da ridere quando leggo la mia paura per una macchina piena di bagagli e una valigia impossibile da chiudere.
L’anno scorso era l’Eden a confronto di ciò che ci aspetta in questo Agosto infuocato.
Seconda premessa. In primavera, poco dopo la nascita di Andrea, ho programmato di comune accordo con la mia dolce metà un variegato on the road tra Croazia e Montenegro con tanto di traghetto, tappa in Bosnia e appartamenti vista mare.
Poi, un giorno di inizio Luglio, dopo una settimana al mare dai nonni fatta di granelli di sabbia, creme appiccicose, fatiche bibliche e due bambini insonni, mia moglie mi guarda in faccia e mi dice: “Dobbiamo rivedere i nostri piani.”
Il mare, cambiare casa ogni tre giorni, visitare mille posti e poi preparare pappe, latti, cene etc… forse è un po’ troppo per quest’anno! Già abbiamo notato a Stoccolma come cambia la musica in quattro!
Attimi di confusione, disorientamento e dubbi. Un giorno e mezzo a fissare Google Maps mescolandolo con le nostre esigenze e taa daa! Cancellata tutta la vacanza e prenotata un’altra.
Quest’estate andiamo in Istria e in Alto Adige.
Una vacanza semi stanziale
Per una volta rinunciamo all’on the road o alla vacanza in movimento se preferite. Faremo base in un posto e da lì ci muoveremo con gite in giornata. Non è una tipologia di viaggio nelle mie corde, ma obiettivamente spostarsi di palo in frasca con due bimbi piccoli è come fare un piccolo trasloco e noi siamo un po’ cotti.
Per placare la nostra sete di scoperta, abbiamo scelto due luoghi molto diversi, entrambi geograficamente racchiusi e pieni di tante cosine interessanti da visitare. E distanti tra loro solo una grande unica tirata.
L’Istria perché
Che poi è sempre Croazia. Perché l’anno scorso siamo stati qualche ora a Opatija (Abbazia) e ci sono piaciuti molto l’atmosfera, i panorami e il fritto. Perché è relativamente vicina, piccola, ma ricca di cittadine da visitare, di spiaggette dove cercare refrigerio e di parchi naturali a fare da valide alternative.
E poi diciamoci la verità, è il classico posto dove te la puoi prendere con calma. Se capita una di quelle notti infami che la mattina non riesci neanche a staccare le palpebre dagli occhi, puoi tranquillamente rimanere in appartamento e lanciare i bimbi in piscina senza avere la sensazione di aver perso l’unica opportunità nella vita per visitare il Taj Mahal o Machu Picchu.
L’Alto Adige perché
Che poi tutti chiamano Trentino. Perché ci sono i family hotel quei complessi spesso un po' kitsch, dove però santi in terra ti preparano da mangiare e tu non devi fare quasi nulla. Perché è fresco, non si suda, non c’è la sabbia. Perché le montagne più belle del mondo, o almeno d’Europa, sono qui.
A Luglio inoltrato, con scarsa disponibilità di posti e prezzi folli ho cercato a caso. Lo ammetto, ho scandagliato i motori di ricerca per qualsiasi posto bello con la mezza pensione in tutto il Trentino-Alto Adige. Non cercavo una valle o una città, ma una struttura confortevole, kids-friendly e gustosa.
Sotto i 100 mila dollari c’era pochissimo, per fortuna ho trovato un maso a San Vigilio di Marebbe con vista super, camera spaziosa e qualche gioco per la Sofi, speriamo non solo in foto!
Valigia, Traffico, Incognite varie
Capirete che la combo mare+montagna è deleteria per l’equipaggiamento che dovrà prevedere…tutto. Dall’ombrellone alle scarpe da trekking, dal secchiello al giubbotto invernale. Meglio non pensarci.
Traffico, esodi estivi, vomiti, isterie e due bambini da intrattenere. Sto preparando un piano Marshall per sopravvivere alle lunghe ore in macchina con la Sofia. Giochi, tavolinetto portatile, libri, musica e forse, dico forse, potrei farle vedere il tablet per la prima volta nella sua vita. Con Andrea punto tutto sul suo sonno.
Bene, tra meno di 24 ore si parte destinazione Bale, paesino tranquillo nell’entroterra istriano. Vedremo cosa riusciremo a combinare e come sarà fare una vacanza di due settimane con la ciurma al completo!
Forse ci aggiorniamo via social, forse.
Buoni viaggi a voi, viaggiatori agostani!
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