Appunti semi seri sul mio primo blog tour.
Partiamo dall’ABC. Che cavolo è un blog tour? Termine che ho imparato da qualche tempo, una volta entrato nel magico mondo di twitter e nelle community di travel blogger (E poi dicono che noi del marketing usiamo troppi termini inglesi!). Termine che nessuno dei miei amici, parenti, vicini di casa ha idea di cosa sia. Ma proprio neanche mezza. Potrebbe essere un quiz a premi come una serie TV per loro, ma di solito rimangono confusi pensando sia un giro (tour) in un sito internet (blog).
Comunque. Un blog tour è un viaggio. Solitamente sponsorizzato da un ente del turismo che invita un tot numero di blogger e li porta alla scoperta di tutte le meraviglie più o meno conosciute della loro terra, regione, provincia, città. I fortunati blogger tweettano, postano, taggano live e poi al ritorno scrivono fiumi di articoli. Questo è, in sintesi, spiegato male e per sommi capi, un blog tour. Figo, no?
A Settembre ho fatto il mio primo blog tour.
Da quando ho scoperto che c’era gente che girava l’Italia e il mondo in cambio di una cosa che gli piaceva fare – scrivere di viaggi – mi sono detto: “E io chi sono?! Il figlio di nessuno?” Mi sono messo di impegno e con un pizzico di fortuna o meglio, con una vera botta di culo, mi hanno chiamato! Bene, adesso che ce l’ho fatta sono soddisfatto, non tanto perché ho fatto una cosa figa (che fa sempre piacere per carità!), ma piuttosto perché ora ho anch’io una piccola, prima, parziale visione dall’interno di questo fenomeno così in voga (come si diceva negli anni ’80). Una prima esperienza che mi ha insegnato tanto, aperto gli occhi, affaticato e divertito nello sperimentare una parte importante dell’essere travel blogger.
La parte più sorprendente del mio primo blog tour è stato capire dove mi trovavo, cosa facevano gli altri partecipanti e cosa c’entravo io in tutto questo. Oggi, se qualcuno mi chiedesse un parere o una dritta a caldo, gli fornirei questo breve elenco di indizi. Blogger avvisato…
Un buon corridore
Per partecipare ad un blog tour bisogna essere allenati. Il blogger si alza ogni mattina (presto) e sa che dovrà correre veloce per non perdere la sua guida. Sa che ogni volta che sentirà la parola Yalla! – Andiamo – significa che è in ritardo anche se in quel posto ci è appena arrivato. Se sentirà Yalla Yalla! allora deve veramente muoversi.
Dieta o Imbuto
Il blogger sa che il tempo per mangiare è limitato sia perché il tempo non c’è e sia perché prima di addentare un po’ di cibo tipico deve fare almeno 20/30 scatti diversi e deve farne fare altrettanti ai suoi compagni di viaggio. Più volte ho preso dei simpatici urlacci del tipo: “Non toccare il menù!” “Cazzo Fra! Rimetti a posto quella fetta di pane devo fotografarla!”. Quindi, anche se le tavole sono imbandite come ad un banchetto reale, il blogger non mangia oppure trangugia tutto in un minuto.
Tecnologia Űber Alles
Il blogger ha un arsenale tecnologico che forse solo l’ESA e la NASA insieme possono eguagliare. Smartphone (badate bene non telefono e ancora meno cellulare che non fa vintage se lo dite!). Uno, a volte due, essenziale che sia minimo un Iphone 5. Macchina fotografica. Scusate intendevo reflex! Caricabatterie esterno. Garantisce due cariche addizionali e i più environment friendly hanno quello solare grande come un vero pannello solare, ma tremendamente utile quando l’elettricità non è disponibile. E poi quanto è cool?! Cavi, cavetti, schede di memoria, adattatori, fili, sim card e tutto quello che potreste trovare in un negozio di riparazioni cinese.
Scatto Matto
Il blogger ha il dito più veloce del West. Se non scatti hai perso. Se non scatti subito hai perso. Se scatti male hai perso. Ma se scatti e poi non usi la foto per fare qualcosa di social…hai perso di nuovo. Scatta con lo smartphone e inquadra con la reflex, riscatta, scatta di nuovo. Questa foto la uso per Twitter, questa per il blog, questa la filtro con Instagram… Instagram.
Instagram: la App-arenza
Ma che blogger d’antan sono io che fino a questo blog tour pensavo che i filtri di Instagram fossero per ragazzini annoiati che coloravano delle foto? Instagram è la chiave, la soluzione ad ogni tuo problema di blogger. Fai una foto di merda? E’ sfuocata? I colori sono imbarazzanti? No problem. Nitidezza+saturazione+calore, se siete estrosi anche un filtro e la vostra foto è pronta per il World Press Photo. Mi si è aperto un mondo e contemporaneamente mi sono depresso. Ormai se non le instagrammo (aiuto!!) le mie foto mi fanno schifo.
Creatività Canaglia
Con altri x blogger che fanno esattamente quello che fai tu, è necessario o quantomeno di buon gusto cercare di diversificare i contenuti che spari nell’etere tramite i social. E allora inventati una foto diversa, scrivi una roba particolare, cerca di mantenere il tuo stile, ma soprattutto comprati un vocabolario di sinonimi e contrari. Così, partendo da “bello” puoi fare una escalation di aggettivi degna della Treccani e fare un figurone o renderti ridicolo come quando ho descritto un’antica cittadella come “Altera”. Bello, fantastico, incredibile, magnifico, spettacolare, mozzafiato, ammaliante, avvolgente, magico, magnetico, mistico, surreale, avvolgente…delizioso l’ho detto? Insomma avete capito.
Il gruppo
I compagni di avventura sono fondamentali. Io ero con 5 donne, 5 donne blogger, 5 bloggirls vi rendete conto? Unico maschio, unico al primo blog tour, unico veramente anti social network (fino a 3 mesi fa non avevo neanche G+). Che dire? Anche qui la fortuna mi ha assistito. Lucia, Manuela, Paola, Sara e Stefania (in rigoroso ordine alfabetico!) simpaticissime compagne di viaggio e cinture nere di blogging dalle quali ho potuto carpire mille trucchi da Mastro Blogger tra cui alcune cose veramente complicate come per esempio utilizzare un doppio account su twitter o che esiste una app per gestire la pagina FB…
Siamo andati d’accordo e abbiamo fatto gruppo, nessuna invidia, gelosia o critica e ci siamo bombardati di retweet uno con l’altro come se non ci fosse un domani. Che poi è il vero e più grande gesto di amicizia di un blogger!
In conclusione. Il mio blog tour è stato una figata, ma come diceva il saggio non è tutto oro quello che luccica. I ritmi sono serrati, la libertà è poca, gli obblighi molti, i momenti per godersi un panorama o uno scorcio non ci sono e il primo pensiero quando ti alzi dal letto è “Devo tweettare qualcosa cazzo!” La tua mano si infila in automatico sempre nella tasca sinistra dei jeans anche quando, dopo una settimana che sei tornato, stai facendo capoeira e i tuoi pantaloni non hanno tasche. Ovviamente non mi sto lamentando, neanche ci penso. Anzi, mi bacio i gomiti e sono molto curioso di partire per il prossimo e capire meglio questo mondo dei fichissimi, gettonatissimi, invidiatissimi, criticatissimi blog tour!
Nota per il lettore
Caro lettore, innanzitutto grazie per essere arrivato fino a qui A) nel mio blog B) alla fine dell’articolo. Dopodiché, che tu sia blogger o semplice passante curioso ti prego di prendere il mio racconto come un’ironica descrizione di un mondo per me nuovo, sconosciuto e a tratti spiazzante. La mia non è critica, né polemica, né celebrazione, ma sincero e semplice entusiasmo e divertimento per un’esperienza nuova e coinvolgente!
Fra, questo post è bellissimo: esilarante, leggero ma con delle verità indiscutibili. Chi ti conosce ti immagina come se lo dicessi a voce e… Mi fa spaccare dal ridere! Ah, spero di avercela fatta… Sono la prima blogger a lasciare un commento… Evvaiiiiii
Grazie Ste! E complimenti perchè sei la prima! (ma non ti preoccupare la fila non sarà lunga!) :-D
Ancora una volta ironico e pungente! E veritiero!
Ultima lettura prima dell’imbarco :)
Grazie Manu! E poi come puoi immaginare ho tolto qualche spina ancor più pungente ;-D
Buon viaggio!!
Ma così adesso anche io ho voglia di un blogtour!!!! :)
Dai Claudia non disperare! Come ho scritto, un po’ di impegno e una bella botta di c…fortuna! :-D
L'ho letto ed ho immaginato il tuo accento e i le tue battute. E ho riso!
Grazie Fra, per questo articolo, per la compagnia al blogtour e per la tua amicizia.
Hai la stoffa per diventare un esperto blogtourista ;)
Grazie Polly! Hai ragione un esperto blogtourista nel senso che faccio il turista durante i blog tour e guardo voi twittare! Ci sto! :-D
sei un genio… tutta la mia stima !!!
Dai Patty non esageriamo, mi manca ancora un po’ per diventare il Leonardo del travel blogging ;-D
hai azzecato in pieno la presentazione, direi che è illuminante
breve, conciso e soprattutto concreto
… ci piace !
Bravo Francesco! con il tuo primo blog tour hai fatto tanta strada… continua a camminare anzi a "correre" così che vai bene!!!
Grazie Anna Maria! Magari mi metto con un’andatura tipo “trotto” !
Francesco, io mica avevo collegato che il ragazzo del k-way fossi tu ;-) Ti prego scusami per la mia maleducazione, ho cercato di rimediare mettendoti il link….
A proposito di questo articolo sui blog tour, mi hai fatta schiattare dalle risate :D
Ti ho risposto sul tuo blog…figurati!
E sono contento se ti sei fatta una bella risata con questo post! :-D
Io purtroppo non sono ancora tra i fortunati, ma qualcosa mi dice che vivrei quest'esperienza con mooolta ansia. Pazienza ;)
Ma no! Che ansia! Basta lasciarsi trasportare e seguire i blogger più sgamati ;-D
Ho riso dalla prima riga all'ultima. Mi sono immaginata te, noi, tweet e aggettivi a non finire! :D
Grande Fra!
In effetti il tema aggettivi è così “caldo” che ho scritto un post dedicato per NST!
Grazie Lucy!
Simpatico il tuo blogtour! A quando il prossimo?!
Grazie! Il prossimo? Presto! :-)
ahahaha che bell'articolo!! Non conoscevo il tuo sito, ci sono arrivata seguendo il blogtour in Giordania e non vedo l'ora di leggermi gli altri articoli! Che bello… anche se sembra massacrante mi hai fatto venire voglia di provare questa emozione!! Chissà se capiterà mai!!
Grazie Elisa! Piacere di conoscerti! Si, devo ammettere che è stata una bellissima esperienza
Piacere mio ;) Corro a leggere l'altro articolo sulla Giordania!!