Un assaggio di Terra Santa, un viaggio di otto giorni per scoprire un pezzettino di Israele e vedere se ci avrebbe conquistato con la sua spiritualità, la sua cultura e le sue contraddizioni. Prime suggestioni a poche ore dal ritorno, qualche consiglio e un paio di dritte.
Itinerario
Gennaio – 8 giorni
Tel Aviv/Jaffa – Cesarea – Akko – Gerusalemme – Betlemme
Considerando il tempo a disposizione e la nostra piccola di 15 mesi direi che è un itinerario abbastanza bilanciato e fattibilissimo.
Trasporti
La rete di trasporti pubblici israeliana è piuttosto capillare ed efficiente, sia con bus che con treni, ma non garantisce né flessibilità né ottimizzazione dei tempi. Per questo motivo abbiamo noleggiato una macchina per un paio di giorni, perfetta per fare gite in giornata e per i trasferimenti.
I costi di noleggio sono molto bassi anche in alta stagione, ci sono ottime segnaletiche in inglese e le strade sono ben tenute. Insomma, guidare è molto facile anche per chi, come me, non è amante della macchina.
Vi consiglio di acquistare un SIM israeliana in uno dei tanti negozi di elettronica che troverete in giro. Per 20 euro vi garantisce 4GB di traffico dati che vi possono servire anche per il GPS del telefonino. (Il GPS funziona anche offline, ma non si aggiorna quindi se sbagliate strada poi siete fregati!)
Alloggi
Con la bimba al seguito ormai scegliamo solo appartamenti dove si possa cucinare. Abbiamo dormito tre notti a Tel Aviv a 50 metri dal mare e quattro a Gerusalemme in pieno centro della città nuova. I costi sono alti, soprattutto per le strutture di qualità, mettete a budget almeno 100 euro a notte. Gli hotel sono forse un filo meno cari – a parità di qualità – ma per una famiglia sicuramente più scomodi.
Cibo
La vera sorpresa del viaggio. Sebbene la varietà sia limitata, la quantità e soprattutto la qualità sono sorprendenti. Hummus, falafel, shawarma, pita, tahina (salsa di sesamo) sono i cinque elementi attorno a cui ruota tutto o quasi e che ritroverete ovunque, dallo street food ai ristoranti di qualità.
Clima
Un inverno che definirei tiepido, in linea con il clima siciliano. Tel Aviv e la costa leggermente più caldi con massime intorno ai 15 gradi, mentre Gerusalemme e l’interno attorno ai 10 gradi. Essendo inverno anche lì è facile trovare brutto tempo e pioggia, ma quando esce fuori il sole si rischia anche di abbandonare il giubbotto. Consiglio classico della nonna: vestitevi a cipolla.
Moneta & Costi
La valuta corrente è lo Shekel che vedrete scritto anche NIS (new Israeli shekel) e, all’epoca del viaggio, vale 0,25 cent. Quindi 4 NIS fanno un euro, abbastanza facile. I bancomat sono ovunque, ma hanno commissioni altissime e praticamente dappertutto si può pagare con carta di credito.
I costi sono altissimi, per qualsiasi cosa. Siamo rimasti sconvolti dai prezzi, soprattutto a Tel Aviv. Cari i ristoranti, i supermercati, i beni di prima necessità così come gli alcolici, cari gli alloggi e i taxi. Uniche eccezioni l’auto a noleggio e i monumenti che hanno prezzi ragionevoli. Volete un esempio dei costi pazzi? Macellaio, Gerusalemme: 700 grammi di pollo e una fetta di maiale 28,5 euro!! Buoni per carità!
Mete Interessanti
Tel Aviv
Non avevamo nessuna aspettativa e invece la principale città israeliana ci ha accolti positivamente. Tel Aviv non ha tantissimo da offrire, ma la sua fortunata posizione adagiata sul mediterraneo le da quel fascino che solo le città di mare possiedono. Magnifici tramonti in spiaggia, un lungomare perfetto per passeggiare e rilassarsi, il centro città con qualche viuzza carina e la vecchia città di Jaffa un po’ artefatta, ma interessante. Un giorno e mezzo è più che sufficiente.
Cesarea
Un’oretta scarsa di autostrada da Tel Aviv e si arriva in questo sito archeologico di epoca romana molto ben tenuto e magicamente affacciato su un affascinante tratto di mare. Le rovine non sono così impressionanti per chi è abituato alle meraviglie romane come noi italiani, ma la location, alcune perle come il teatro e l’ippodromo e il piacere di pranzare in riva al mare rendono Cesarea una tappa che consiglio vivamente.
Akko
Un’altra ora di guida verso nord e si arriva in questa cittadina meta perfetta per immergersi nell’atmosfera dei cavalieri crociati. Il centro storico rustico e dal sapore arabeggiante invita a passeggiare e a perdersi tra i vicoli dove si nascondo alcuni tesori veramente notevoli. Il più importante e maestoso è sicuramente la cittadella crociata formata da antiche stanze, tunnel nascosti e una fortezza tutta da esplorare. La terza moschea più grande della Terra Santa, il tunnel segreto dei templari, il lungomare e tanto altro rendono Akko una cittadina veramente deliziosa che sa mescolare dentro i suoi confini tante influenze e suggestioni diverse.
Gerusalemme
Capitale spirituale per le tre religioni monoteiste più importanti del mondo, Gerusalemme è una città per definizione unica. Il suono delle campane che invita i fedeli a messa si sovrappone al canto del muezzin che richiama alla preghiera, mentre a pochi metri gli ebrei si chinano con foga verso il muro più sacro. Al di là dell’aspetto spirituale e dei luoghi – innumerevoli – da visitare e scoprire, ciò che colpisce è vedere persone, mondi, religioni così diverse che convivono e si intrecciano nello spazio di pochi metri, a volte centimetri.
Betlemme
Per visitare la Basilica della natività e un’altra manciata di luoghi sacri bisogna andare in Palestina e attraversare il check point e il muro che Israele ha costruito una decina di anni fa. Se i siti religiosi mi hanno lasciato un po’ indifferente, sono rimasto invece sconvolto da questo incredibile – nel senso letterale del termine – muro. Dall’odio che ho visto nei soldati che sono saliti sul nostro bus arabo facendo scendere alcuni poveri palestinesi e bloccandoli al check point, dalla follia dei “settlements” gli insediamenti dei coloni israeliani in Cisgiordania.
Se riuscite, fate una “gita” di mezza giornata a Betlemme. E’ molto semplice, basta prendere un bus da Gerusalemme e scendere all’ultima fermata, dove gentilissimi taxisti palestinesi vi faranno fare il giro della città, dei monumenti e anche del muro. Andateci per toccare con mano la follia umana, per rendervi conto di quello che vivono ogni giorno queste persone.
Conclusioni
Il nostro viaggio è stato troppo breve e limitato per poter dare un giudizio completo su Israele, ma da quello che abbiamo vissuto e visto posso ritenermi soddisfatto. La varietà delle città, l’ottima cucina, i paesaggi, la storia e la cultura di questo paese sono meritevoli di un approfondimento. Israele però non mi ha conquistato, forse perché mi aspettavo di più da Gerusalemme, speravo di sentire qualcosa di forte, avvolgente, quasi magico come mi era successo a Varanasi. E invece no.
Torno però da questo viaggio con un po’ di curiosità per la Galilea, il Negev e soprattutto per i territori palestinesi e i suoi abitanti. Ci sono stato poche ore, ma ho sentito qualcosa di forte e la voglia di saperne di più. Chissà che un giorno non ci torneremo!
Bel resoconto con tante info utili. È un viaggio che mi affascina e che è da tanto che vorrei fare, ma non mi sono mai decisa…
È vero che purtroppo oggi nessun posto è più "sicuro", ma come ti è sembrato l'aspetto sicurezza? Io in Giordania mi ero sentita molto sicura.
Grazie Silvia, per te è in preparazione il post specifico per i bimbi così poi puoi organizzare!!
La sicurezza…mah…io mi sono sentito molto sicuro anche in Palestina e anche alla guida poi è vero che il giorno dopo il mio rientro c’è stato un attentato, anche se solitamente li fanno in zone non turistiche.
Ciao e alla prossima!