Un viaggio in India è sempre fonte di sorprese, avventure ed emozioni. Vette himalayane e spiagge tropicali, deserti rocciosi e città caotiche, monumenti storici e animali in via d’estinzione, l’India vi saprà conquistare a prescindere da quello che state cercando e lo farà con la sua terra, con la sua gente e con il suo carattere. In questo post vi racconto un pezzetto di India del Sud vissuta in prima persona durante un campo di lavoro a Bangalore al quale ho attaccato una decina di giorni per fare un giro negli stati del Karnataka e del Kerala quasi fino alla estrema punta meridionale.
Itinerario
Agosto 3 settimane di cui 10 giorni di viaggio
Volo intercontinentale: Milano-Mumbai-Milano
Voli interni: Mumbai – Bangalore e Kochi – Mumbai
Bangalore, Mysore, Wayanad Wildlife Sanctuary, Varkala, Kochi
Trasporti
Autobus e treni per lo più molto scomodi soprattutto se vi muovete come ho fatto io senza prenotare niente e presentandovi nelle stazioni un po’ a caso in attesa della prima partenza. Per i viaggi lunghi sconsiglio questo metodo e suggerisco un minimo di organizzazione e, in particolare per i treni, anche qualche prenotazione nelle classi più confortevoli. Il bello è che c’è sempre qualcosa che parte per la vostra destinazione nel giro di qualche ora, il brutto è che a volte si tratta di un treno notturno dove ti devi accomodare per 9 ore nel vano porta valigie assieme ad altre 3 persone!
Un paio di link utili per familiarizzare con i treni indiani:
www.seat61.com/India.htm Spiega i tipi di classi/carrozze etc
www.cleartrip.com/ Per prenotare i treni e anche per info orari
Dove Dormire
Durante il campo di lavoro ho dormito in una pensione indiana che ho scoperto essere tale solo alla fine del mio soggiorno (credevo fosse una casa) e che è entrata di diritto nella top 3 delle peggiori sistemazioni dei miei viaggi. Per il resto la qualità rimane bassa, ma pagando qualche rupia in più si possono ottenere camere con bagno pulite e a volte si può anche rinunciare al sacco letto! Fatevi sempre mostrare la camera prima di pagare, le sorprese sono all’ordine del giorno.
Cibo
Buono, molto buono. La cucina dell’India del Sud è estremamente variegata e stuzzicante perché comprende molti piatti tipici tradizionali, ma aggiunge leccornie golose come il dosa o ancora meglio specialità luculliane come il thali. A tutto questo nelle località di mare potrete gustare piatti di pesce incredibili che stupiranno anche chi, come me, è poco incline alle pietanze marinare. Per un approfondimento sulla cucina indiana date un occhio al post: Indian Food
Clima
Agosto è clima di monsoni che fortunatamente si spingono verso nord e ne rimane solo la coda che comunque porta tempo incerto e qualche temporale ogni tanto, ma niente di troppo fastidioso. Il caldo è sempre forte, soprattutto nell’entroterra e l’umidità vi terrà una costante e fastidiosa compagnia.
Moneta & Costi
La Rupia è la moneta nazionale e l’unica in circolazione. Non esiste mercato nero e chiunque sarà in grado di cambiarvi dollari e euro. Io consiglio di portare solo euro visto che le due monete sono ugualmente accettate e cosi facendo eviterete un doppio cambio da euro a dollari a rupie.
In termini di costi, l’India è un paese molto economico e gli stati del sud lo sono forse ancora di più. Viaggiare e mangiare non vi costerà nulla, pochi euro per un bel pasto e lo stesso per 8 ore di treno, mentre per dormire dipende da voi se vi accontentante di sistemazioni spartane a 3 euro, scegliete una guesthouse accogliente per 10 o volete fare i marajà e salire di comfort e budget.
Mete Interessanti
Bangalore
Caos, smog, traffico. Questo mi è rimasto di Bangalore, oltre alla vita negli slum dove ho fatto un campo di lavoro insegnando inglese ai bambini, restaurando la scuola e dando una mano con quello che serviva. Quintessenza del tipico contrasto indiano tra ricchezza e povertà, Bangalore è recentemente diventata il bengodi indiano dove la classe media e i nuovi ricchi sognano di trasferirsi per vivere l’Indian Dream. Il boom è nato con il proliferare delle aziende high tech e oggi il centro città assomiglia più a una scintillante metropoli occidentale che ad un ex colonia britannica.
Mysore
Presentata come il gioiellino del Karnataka, Mysore a mio modesto parere è sporchissima cittadina con un discreto palazzo, alcuni templi originali e qualche scorcio interessante dove fuggire il delirio di Bangalore in sole 3 ore di bus. E’ una base molto comoda anche per spezzare il viaggio verso il Kerala.
Wayanad Wildlife Sanctuary
Sette ore di bus notturno spacca schiena da Bangalore (era rimasto solo il bus più basico) e si arriva in quest’area di confine tra Kerala e Karnataka dove si susseguono parchi nazionali, paesaggi collinari e atmosfere rilassanti, l’ideale per staccare la spina e rigenerarsi un po’. Il turismo è ancora poco sviluppato, ma è facile organizzare direttamente con il proprio albergo dei piccoli safari di qualche ora all’interno del parco la mattina presto o il tardo pomeriggio. Tigri ed elefanti sono pochi e difficili da avvistare, ma tra cervi, antilopi, scimmie e dei bei panorami passerete sicuramente momenti piacevoli.
Varkala
Meno famosa e frequentata della più rinomata Kovalam, Varkala è un piccolo angolo di paradiso del Kerala centrale. Un piccolo paesino adagiato tra una vibrante scogliera che troneggia sull’Oceano Indiano e una placida spiaggia dove si raccolgono le poche e semplici guesthouse. Il giorno passa piacevolmente tra una nuotata, un massaggio ayurvedico e un sonnelino nell’amaca mentre la sera in cima alla scogliera si accendono le fioche e colorate luci dei ristoranti e si cena con pesce freschissimo appena pescato dalle barche che scompaiono in lontananza, meraviglioso.
Kochi
Sonnecchiante città di mare, Kochi accoglie i pochi visitatori con un atmosfera placida e con il simbolo che l’ha resa celebre ovvero le gigantesche reti da pesca. Gironzolare sul lungomare e fermarsi ad ammirare i pescatori che brulicano intorno, sopra e dentro queste grandissime reti è il passatempo principale di una tappa a Kochi, soprattutto al tramonto quando il sole tinto di rosso e le ombre nere di legno e nylon regalano panorami carichi di esotismo. La città non offre molto altro, ma è perfetta per rilassarsi un po’ e anche come base di appoggio per esplorare il Kerala meridionale.
Conclusioni
Di questo viaggio mi ha colpito molto il Kerala, soprannominato la Svizzera d’India, per la sua evidente diversità dal resto del paese. Più colto, più pulito, meno caotico, ma allo stesso tempo colorato, gustoso, speziato, sorridente come l’India tutta. L’India, un paese difficile da scegliere, un viaggio faticoso da vivere e un’esperienza fantastica impossibile da dimenticare.