Viaggio breve di avvicinamento al mondo africano. In 10 giorni tra gamberetti, polvere e soprattutto capre e montoni abbiamo vissuto tutto il percorso verso il Tabaski, la piu' grande festa islamica che culmina con l'uccisione di un montone in ricordo del sacrificio di Isacco. Il Senegal non offre molto dal punto di vista turistico, ma è possibile viaggiare per sentieri poco battuti e itinerari estranei al turismo.
Itinerario
9 giorni a Dicembre
Volo: Linate-Parigi-Dakar Air France
Dakar, Saint Louis, Tabakouta, La Somone, Lac Rose, Dakar
Trasporti
Molto scomodi e molto frequenti. Troverete sempre “qualcosa” che vi porterà alla vostra destinazione, sia un classico bus con aggiunta di sedili nel corridoio in mezzo, sia un Ducato con il cassone trasformato in modo da ospitare 30 persone, sia i famigerati Sept Places ovvero vecchissime station wagon che trasportano 7 persone più i loro numerosi bagagli. Praticamente pochissimi turisti viaggiano con i mezzi locali, di solito si spostano con pulmini privati poichè le distanze non sono tremende, ma la scomodità…si. Comunque ogni spezzone di viaggio vi rivelerà grandi sorprese, vi divertirete e la gente sarà gentile con voi.
Alloggi
Sia a Dakar che altrove si trova facilmente da dormire sia in posti economici che in altri più carini. Non c’è bisogno di prenotare e i prezzi non sono stracciati. Per una guesthouse carina abbiamo pagato quasi 30 euro in due.
Cibo
Terribilmente noioso. Pollo, riso, gamberetti, patate fritte e per le cene di gala trancio di pesce o entrecote. Veramente difficile trovare altro, anche cose strane o schifose. Costi molto bassi.
Clima
A inizio Dicembre di giorno si sta benissimo, fa caldo ma non insopportabile, mentre la sera la temperatura è perfetta per t-shirt e bermuda. Se siete molto freddolosi portatevi una maglia a maniche lunghe per quando tira un po’ di brezza. Unico problema il vento. In spiaggia a volte era difficile rilassarsi perchè arrivavano folate molto forte cariche di sabbia. L’acqua dell’oceano era fredda, il bagno si faceva, ma 3 minuti e poi fuori.
Moneta e Costi
La moneta del Senegal, come quella di molti stati dell’Africa Occidentale è il CFA, il franco africano. Gli euro sono facilissimi da cambiare e non c’è mercato nero, ovviamente cambiando per strada rischiate di farvi fregare un po’ dalle mani esperte dei locali (fatto…!). Si trova abbastanza facilmente anche il bancomat. I costi sono relativamente contenuti; a parte l’alloggio che comunque non è costoso, trasporti e cibo sono veramente a buon mercato. Un po’ care alcune escursioni come quella al Djoudj.
Mete Interessanti
Dakar e Ile de Gorée
Dakar è una classica capitale africana con poco charme, molta confusione e tante strade buie dove non si vede nulla. Ci sono alcuni posticini carini di origine francese, ma in generale niente di che. Molto carina invece l’Ile de Gorée un piccolo isolotto a 20 minuti di traghetto, tristemente famosa per essere stata il punto di partenza della navi negriere durante la schiavitù. Troverete una bella natura, gente giocosa e molte testimonianze di quel periodo storico. Dakar+Gorée meritano una giornata, non di più.
Saint Louis e Parc National Oiseaux de Djoudj
Soprannominata la Venezia del Senegal, Saint Louis è talmente brutta che è una delle poche città al mondo a cui è stato revocato l’attestato di Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Di Venezia ha solo la sporcizia oltre ad un grosso canale che divide la città dal mare. E’ però un’ottima base di partenza per un’escursione al parco nazionale di Djoudj oasi avifaunistica tra le più importanti al mondo. La gita è molto carina si attraversa un pezzo di savana dove si ha l’opportunità di vedere qualche animale (facocero, sciacallo, varano) e poi si fa una breve escursione nei laghi dove vivono una quantità impressionante di uccelli tra cui una colonia immensa di pellicani. Chiunque a Saint Louis vi potrà organizzare questa escursione.
La Somone – Petite Cote
La tanto celebrata Petite Cote altro non è che un insieme di minuscoli paesini in riva al mare molto placidi, sonnolenti e un po’ noiosi dove potersi riposare. La città principale è Saly una piccola rimini per vecchi francesi, niente di che. Il problema di questa zona in Dicembre è che il vento è forte e il mare freddo, quindi anche stare in spiaggia non è un vero e proprio relax. Particolare un po’ triste è la mancanza assoluta di turisti se non per qualche francese anziano/a che si accompagna a giovani del luogo…
Lac Rose
Il famoso lago dalle acque rosate e molto salate su cui si può galleggiare stile Mar Morto è un’altra piccola bufala senegalese, nel senso che si, carino, interessante, ma proprio niente di che. Caratteristica la raccolta del sale, il fatto che puoi notare in acqua super salata, ma per il resto grande povertà, elemosina e una natura che di speciale ha poco. L’unica zona che merita è la striscia di deserto e il mare davanti al lago (punto di arrivo della vecchia Parigi – Dakar) paesaggisticamente molto bella.
I Senegalesi
Aperti e disponibili, molto meno solari e “rumorosi” di come ce li eravamo immaginati, ma tutto sommato piacevoli e gentili. I bambini sono molto estroversi e giocosi, da poterci giocare per ore. É stato molto bello vedere i senegalesi all’opera nei preparativi per il Tabaski, una delle feste più importanti del mondo islamico tra compravendita di capre e montoni, ricerca di soldi per comprarsi il tanto agognato ovino da sacrificare, trucco e parrucco delle donne locali e inviti a partecipare alla festa con loro. Purtroppo siamo partiti proprio il giorno prima..un vero peccato!
Conclusioni
Il Senegal proprio non ci è piaciuto. Abbiamo visto solo una piccola parte del paese, ma non abbiamo trovato nulla per cui valesse la pena fermarsi più di poche ore. L’unico aspetto positivo è l’assenza quasi totale di turismo, la possibilità di visitare luoghi ancora abbastanza incontaminati e venire a contatto con realtà difficile, dure, ma interessanti. Se siete alla ricerca di questo tipo di contatto, mi sento di dire che il Senegal può offrire tanto, ma se avete in testa un viaggio alla ricerca della poderosa natura africana…non è qui!