All’estremo nord del Cile sorge uno dei parchi meno visitati dell’intero paese, lo sconosciuto e meraviglioso Parque Nacional Lauca. Qui, a oltre 4 mila metri di altitudine, pascolano liberi alpaca e lama, il cielo è azzurro intenso e vulcani innevati si specchiano in laghi montani che sembrano finti.
Arroccato in un triangolo di terra arida tra Perù e Bolivia, il Parque Lauca è una meta perfetta all’interno di un viaggio in questa parte di Sud America e un assaggio significativo di tutte le meraviglie naturali che potrete trovare nel nord del Cile.
Come arrivare al Parque Lauca
Da Sud: tutte le principali cittadine del Cile sono ben collegate con autobus di linea, per cui il modo più semplice è arrivare ad Arica, sonnacchiosa città di surfisti da cui poter organizzare la visita.
Dal Perù: raggiungete Tacna, ultima città di frontiera peruviana e da lì prendete un taxi collettivo per Arica. Sono frequenti, relativamente economici e ve la caverete in un’oretta, dogana compresa.
Dalla Bolivia: ci sono autobus giornalieri che da La Paz arrivano fino ad Arica in 7/8 ore. In alternativa, potete fermarvi a Putre, piccolo paesino alle porte del Lauca, da cui è più comodo visitare il parco.
Come organizzare l’escursione al Parque Lauca
Premessa. Chiunque voi incontrerete o qualsiasi guida leggerete vi sconsiglierà di visitare il parco in un giorno partendo da Arica: hanno ragione. Perché si parte dal livello del mare e si arriva a 4,570 metri in poche ore, un modo perfetto per farsi annichilire dall’altitudine. Inoltre, il parco merita un paio di giorni e quindi la soluzione ideale sarebbe fare una prima tappa a Putre, dormire lì, acclimatarsi e poi il giorno successivo fare l’intera escursione.
Noi avevamo poco tempo e ovviamente abbiamo fatto la giornata singola durante la quale io ho accusato nausea e mal di testa e mia moglie nulla. I nostri compagni di gita, dei giovani cileni, hanno vomitato praticamente tutto il giorno.
Anche se Arica è la base di partenza principale, non aspettatevi grande movimento e decine di agenzie turistiche. Anzi, se come noi arrivate di sabato, troverete tutto chiuso e potrete organizzare l’escursione solo tramite la vostra guesthouse.
Se invece vi trovate già a Putre muovetevi velocemente perché i turisti sono pochi e quando le jeep si riempiono si rischia di dover rimandare il tutto di un giorno o due.
Cosa vedere nel Parque Lauca
Se come noi dedicherete solo una giornata, la visita si concentrerà principalmente nella zona centrale del parco fino a raggiungere lo spettacolare Lago Chungarà dove si specchia il Vulcano Parinacota vera e propria icona del Lauca.
Si parte all’alba dalla spiaggia, con l’oceano spumeggiante e una nebbiolina che si dirada ci infiliamo verso l’entroterra in una lunga e stretta valle verdeggiante.
Da qui ci inerpichiamo per un’infinita strada panoramica che, tornante dopo tornante, ci introduce al panorama andino. Costoni di roccia, altipiani aridi e nuvole basse.
Dopo una necessaria pausa a base di tè mate per fare i conti con l’altitudine, la prima tappa è la zona dei cactus candelabri, così chiamati per la loro tipica forma.
Qualche foto, un fugace incontro con uno sciamano e due bancarelle di coperte e copricapi variopinti.
Proseguiamo oltre i tremila dove comincia a rivelarsi tutta la bellezza del Parque Lauca.
Piccoli cerchi di acqua ghiacciata punteggiati da fenicotteri rosa, prati di tundra inframezzati da tenere vigogne e picchi innevati a far da cornice all’orizzonte.
Superiamo i quattromila, la testa è leggera e il respiro pesante. L’aria e la luce hanno una consistenza mai provata prima: siamo in un altro mondo.
Ci fermiamo a fotografare dei pelosi lama curiosi e poi finalmente arriviamo ai 4,500 metri del Lago Chungarà.
Qui ci concediamo una pausa e una breve, ma faticosa passeggiata. A questa altitudine il cuore batte all’impazzata e il respiro si fa veloce e affaticato.
Il paesaggio è semplicemente meraviglioso. Nelle acque blu cobalto del Chungarà si riflette il maestoso Parinacota, un vulcano innevato talmente perfetto da sembrare finto.
A piccoli passi esploriamo i dintorni e non smettiamo mai di stropicciarci gli occhi per l’inaspettata bellezza.
E’ la prima volta che visitiamo panorami andini e che arriviamo a questa altitudini e la sensazione di essere immersi in una natura onnipotente e ancestrale è pura magia.
La nostra escursione continua con un veloce pranzo seguito da un mezzo svenimento in macchina a causa dell’altitudine. Visitiamo infine un caratteristico pueblo di montagna per poi ripercorrere la strada verso Arica e gustarci un tramonto mozzafiato che si divide tra l’oceano e i picchi rocciosi.
Il Parque Lauca è la prima tappa del nostro fantastico viaggio tra Cile e Bolivia, un primo gustoso assaggio della meravigliosa natura sudamericana.