Selvaggia, profumata e inaspettata la Maremma Toscana ci ha conquistato sin da subito. Dolci colline variopinte di giallo, verde e marrone, il rilassante frinire delle cicale, solitarie spiagge dorate, borghi antichi appollaiati su speroni di roccia e specialità culinarie per sorridere anche a tavola.

Un viaggio in Maremma è come un puzzle formato da tanti pezzettini diversi e sfaccettati. Tanti itinerari, mete, scorci ed attività da scoprire e, una volta messi insieme, ecco venir fuori un’esperienza completa e veramente appagante.

Dopo avervi raccontato della meravigliosa natura del Parco Naturale della Maremma oggi, complice l’autunno imperante, vi porto in un paio di borghi molto caratteristici e molto gustosi!

Scansano

Se anche voi, come me, avete più confidenza con il famoso Morellino che con il paesino che vi ha dato il nome, non stupitevi se non avevate mai pensato a Scansano come ad un piccolo borgo in cima ad un monte, ma sempre come a un bel rosso da accompagnare alla vostra cena.

 

Scansano, con i suoi 500 metri di altitudine, si fa raggiungere con una strada tortuosa e panoramica che si srotola in mezzo a colorate colline e che mette subito di buon umore e in pace col mondo. Dirigetevi verso il parcheggio principale in centro e, come prima cosa, dalla sua terrazza ammirate il panorama che racchiude le vecchie case a picco sul monte e le dolci colline che si perdono all’orizzonte.

Cominciate la vostra esplorazione e non spaventatevi di fronte ad alcune strade un po' trafficate. Puntate dritti verso la Porta Grossetana antico lascito e oggi ingresso della zona pedonale, quella più raccolta e caratteristica fatta di viuzze, scalette e negozietti di specialità toscane che nascondono fantastiche cantine stracolme di prosciutti, salami, formaggi e tanto altro ben di Dio.

 

Fate una sosta e concedetevi un vero Morellino a kilometro zero in una delle tante enoteche.

Se il bicchiere di vino vi ha stuzzicato l’appetito vi consiglio di risalire in macchina e raggiungere in soli dieci minuti la Trattoria Le Mandorlaie. Ambiente rustico, pochi fronzoli, specialità toscane e ottimi prezzi!

Capalbio

Onestamente questo nome non l’avevo mai sentito. Incuriositi dalle raccomandazioni di qualche turista, ci siamo andati curiosi, ma senza aspettative. Capalbio è bellissimo, uno dei borghi più affascinati, particolari e meglio conservati che abbia mai visitato. Neanche una discreta folla di turisti riesce a scalfirne l’atmosfera e lo charme.

 

Il paese è piccolo, raccolto in tante vie e vicoli, pieno di archi, cortiletti interni, piazzette, fioriere e porticine deliziose. Il borgo è completamente abitato e i suoni che provengono dalle case, dove la cena sta per essere servita, crea un sottofondo quasi musicale che contribuisce al fascino di questo luogo.

E poi ci sono le mura. Una doppia cinta muraria su due livelli che non avevo mai visto. Quello inferiore, più largo, gira intorno alle mura e regala panorami mozzafiato. Lo sguardo arriva fino al mare, al Lago di Burano e addirittura all’Argentario da una parte e sulle colline maremmane dall’altro e, specialmente al tramonto, vorresti fermarti per ore semplicemente ad ammirare questo spettacolo.

 

Le mura superiori invece, sono strette, percorse da tortuosi camminamenti che ti fanno sentire un soldato di vedetta. Da qui, oltre al panorama esterno, si gode della bellezza della città vista dall’alto. Si scorgono cortili interni, angoli nascosti e di notte le luci che fiocamente illuminano le vie rendono magica la passeggiata.

 

Capalbio è bella e anche tanto buona. Ci sono un’infinità di ristoranti molto caratteristici e accoglienti dove mangiare piatti deliziosi. Noi abbiamo optato per il Ristorante al Pozzo, consiglio di prenotare prima per poter aggiudicarsi un tavolo all’esterno. Prezzi buoni e cibo da leccarsi i baffi, in particolare il cinghiale e i primi piatti!

 

In questo post purtroppo manca l’altra gemma maremmana, ovvero Pitigliano. Purtroppo non siamo riusciti ad andarci, speriamo di farlo presto!