Morbide colline punteggiate di ulivi, esotici edifici arabeggianti, un cielo azzurro intenso e il profumo del mare. Eccoci in Andalusia, la parte più affascinante, solare e caliente della Spagna.

Eravamo stati a Siviglia con il pancione e, dopo tanti rinvii, siamo tornati nella parte più meridionale della penisola iberica insieme ai nostri bimbi di 4 e 2 anni e mezzo. Un piccolo on the road di una settimana tra birrette in piazza, sfacchinate sulle salite di Granada, tante tortillas e sorrisi al sapore di salsedine.

Itinerario

30 Dicembre – 5 Gennaio
Siamo atterrati a Malaga con un volo low cost che, visto il periodo, era più che altro high cost e qui abbiamo noleggiato una macchina.

Malaga – Cordoba: 1h 40
Cordoba – Zuheros: 1 h
Zuheros – Granada: 1h 30
Granada – Malaga: 1h 30

Trasporti

Le città principali dell’Andalusia sono collegate da una rete di bus e treni relativamente comoda, ma il modo migliore per esplorare la regione è sicuramente l’auto a noleggio che permette di fare piacevoli deviazioni come abbiamo fatto noi a Zuheros, un pueblo blanco delizioso.

Dove dormire

Da quando abbiamo figli andiamo sempre e solo in appartamento. Questa volta eravamo con un’altra famiglia e quindi abbiamo preso delle case molto grandi, leggermente fuori dal centro città. I costi sono molto bassi, anche in periodo di alta stagione. A Granada, dove i parcheggi sono più rari dell’acqua nel deserto e la città è tutta in salita, assicuratevi di prendere un appartamento con posto auto.

Cibo

Panini, tortillas, tapas (che a Granada sono gratis se ordini da bere) e la sopravvivenza è garantita. Non amo particolarmente il cibo spagnolo, ma devo dire che abbiamo provato, con piacere, anche diversi ristoranti tipici. Ovviamente le città sono piene di supermercati dove potrete trovare qualsiasi cosa anche per bimbi piccoli.

Clima

Cercavamo il tepore andaluso e l’abbiamo trovato. Pranzi all’aperto, aperitivi in riva al mare e quel calduccio pomeridiano che a volte si trasformava in caldo. Alla mattina e alla sera la temperatura scendeva abbastanza, ma in generale l’inverno è il periodo perfetto per una piccola fuga dal grande freddo (che ormai non c’è più a causa del Climate Change, ma questo non c’entra).

Moneta e Costi

Per i più disattenti, la peseta spagnola è andata in pensione da 19 anni, ora in Spagna c’è l’euro.
Bancomat e carte di credito si possono trovare e utilizzare praticamente ovunque, mentre se siete possessori di american express potete tranquillamente lasciarla a casa.

Le case e il cibo hanno costi veramente bassi rispetto agli standard italiani e anche i monumenti, considerando il loro valore, non sono costosi.

Mete interessanti

Cordoba
La bianca, la dolce, la araba. Placidamente adagiata sulle rive del Guadalquivir, Cordoba ha un centro raccolto, una miriade di vicoli e piazzette in cui perdersi e due perle rare con cui luccicarsi gli occhi.

Mezquita
Uno dei motivi per venire in Andalusia è sicuramente questo monumento che miscela in maniera unica sacro e profano, architetture arabe e stili europei, chiesa e moschea. Non preoccupatevi se avete bambini esuberanti, il sito non è gigantesco. C’è molta gente purtroppo, ma sia a livello estetico, visivo e anche storico, una visita alla Mezquita è davvero imprescindibile durante un viaggio in Andalusia.

Alcazár
Abbreviativo di Alcázar de los Reyes Cristianos, questo meraviglioso palazzo fortezza del 1300 è il cugino piccolo di quello ancora più spettacolare di Siviglia. La visita si svolge per lo più all’aperto ammirando i giardini – che erano belli in inverno figuriamoci fioriti in primavera – le infinite fontane e i labirinti di alberi e piante. Nei giorni festivi di inizio anno c’è una lunga e lenta fila per entrare, inoltre fate attenzione agli orari e ai giorni di chiusura.

Zuheros
Inaspettato e a noi sconosciuto, questo pueblo blanco incastonato ai piedi del Parque Nacional de las Sierras Subbéticas è un vero gioiellino. Accompagnati da un sole primaverile e da un cielo terso, abbiamo pranzato in stile spagnolo con un panorama mozzafiato. I bambini giocavano e noi via di birrette, jamon e relax. Il paesino è microscopico, ma da qui si possono fare piccole passeggiate tra le pendici delle montagne e, poco lontano, c’è anche una grotta di pipistrelli che abbiamo saltato. Veramente una tappa perfetta tra Cordoba e Granada.

Granada
Alhambra, la grande attrazione del viaggio, ma non solo. Il centro storico ampio, elegante e tutto da scoprire, il pittoresco quartiere arabo dell’Albayzín, il Mirador San Nicolás. Purtroppo per un piccolo infortunio non abbiamo potuto girare come avremmo voluto, oltre al fatto che la città è tutta un sali e scendi non ideale con bimbi piccoli.

Alhambra
Non vi annoierò dicendovi quanto è bella, perché effettivamente è all’altezza del suo nome, ma preferisco darvi qualche informazione utile.

Biglietti
Sono da comprare in largo anticipo, soprattutto nei periodi di festa e vi consiglio di farlo sul sito ufficiale.
Solitamente escono 2 o 3 mesi in anticipo, ma finiscono in pochissimi giorni. Se, come noi, non riuscite a prenderli nonostante un costante monitoraggio, potete optare per il biglietto Dobla de Oro che costa 5 euro in più, permette di visitare anche altri monumenti in città e solitamente la gente non considera.

L’ultima spiaggia è comprare un tour, ma i prezzi triplicano. Mi raccomando non presentatevi in loco senza biglietto e, qualsiasi biglietto compriate assicuratevi che includa l’ingresso ai palacios Nazaries (in inglese troverete Nasrid Palaces), il vero pezzo forte dell’Alhambra di cui vi parlo tra un attimo.

Cosa funziona la visita dell’Alhambra
Alhambra è il nome di tutto il sito monumentale e prima di arrivare non è chiarissimo come muoversi e come visitare le varie zone.

Le aree principali sono quattro.
1. I giardini Generalife, la zona meno frequentata, ricca di fontane, siepi e fiori perfetta per stemperare la calura estiva. Da sapere: la parte finale non è visitabile con passeggino, dovrete fare i turni o saltarla.

2. L’ Alcazaba ovvero la vecchia zona militare e centro di difesa di cui oggi rimangono insipide rovine.

3. La zona Mista – io la chiamo così – che raggruppa alcuni edifici tra cui due musei e una chiesa ed è perfetta per passeggiare o riposarsi.

4. Los Palacios Nazaries. Al momento di acquistare il biglietto, dovrete scegliere un orario di ingresso per questa parte e rispettarlo assolutamente. L’orario non indica il vostro ingresso al sito dell’Alhambra, ma solo a questa zona che, con calma, si visita in un’oretta.

Attenzione che i palazzi non si possono visitare con il passeggino. Per fortuna c’è un comodo servizio di deposito dove vi noleggeranno gratuitamente uno zaino-marsupio.

Dentro l’Alhambra non ci sono bar o ristoranti, ne troverete un paio appena fuori con prezzi ovviamente esorbitanti. All’interno troverete bagni e macchinete automatiche per acqua, snack e caffè.

Malaga
Da Malaga ci aspettavamo il profumo del mare e un po’ di relax e questo abbiamo trovato. Una giornata a mangiare pesce in spiaggia, con i bimbi che giocano sulla sabbia a Gennaio è una giornata perfetta!
Il centro città è grande, chiassoso e pieno di locali con qualche sito interessante come il Museo Picasso – niente a che vedere con quello di Barcellona – e l’Alcazaba che domina la città.

Muelle Uno
Tradotto significa Molo Uno ed è un interessante progetto di riqualificazione urbana nato qualche anno fa lungo il porto di Malaga. Alle spalle di Playa Malagueta, questa zona pedonale che abbraccia la darsena è perfetta per un aperitivo, una cena o una rilassante passeggiata.

Conclusioni

Avevamo delle aspettative e un’idea dell’Andalusia che è stata perfettamente rispettata. Una terra calda, accogliente, rilassata e rilassante dove è facile sentirsi bene. Assolutamente consigliata per un viaggio in famiglia, con l’unico appunto che Granada non è una città per bimbi piccoli, ma vale il sacrificio.