Perché fare un viaggio in Malesia? Grattacieli scintillanti, jungla avvolgente ricca di bizzarri animali, un mare inaspettatamente magnifico e poi templi nelle grotte, street art, cibo per palati speziati e una cultura tutta da esplorare. Ecco il nostro viaggio riassunto in un’unica lunga frase.
Abbiamo scelto la Malesia perché il volo costava pochissimo, l’itinerario sembrava interessante, ma onestamente non ci aspettavamo di fare uno dei viaggi più vari e sorprendenti della nostra giovane famiglia.
In questo post troverete tutte le informazioni e i consigli pratici per organizzare il vostro prossimo viaggio in Malesia, con o senza figli.
Itinerario e Clima
19 giorni dal 27 luglio al 15 agosto 2023, due adulti e due bimbi di 8 e 6 anni e mezzo.
Volo: Mxp – Gedda – Kuala Lumpur con Saudia. Comodo, kids friendly, aerei nuovi.
Agosto è stagione secca, ma soprattutto nel Borneo e nella costa ovest piove spesso. Noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato veramente pochissima pioggia. Quello che sicuramente dovrete affrontare è il caldo a tratti così umido da farvi sudare i pensieri. L’anno scorso avevo scritto che in Messico avevamo trovato un caldo mai provato prima, devo aggiornare l’informazione.
A questo aggiungete che ogni taxi, macchina, negozio, casa ha un’aria condizionata a 15 gradi che genera degli shock termici piuttosto fastidiosi.
Dove Dormire in Malesia
Hotel, Residence e appartamenti trovati su Booking o Agoda, ovvero il cugino asiatico. Muovendosi per tempo si possono trovare tariffe bassissime in ottime strutture, state solo attenti ad un paio di cavilli.
Il primo con Agoda, che ti fa prenotare una stanza per quattro persone, ma poi trovi solo un letto. Con un po’ di faccia tosta e a volte soldi, ci siamo fatti fare upgrade o dare il terzo letto, niente di tragico, ma da sapere.
Il secondo è che, se vai in residence o appartamento, non ci sono reception, né concierge, né host. È tutto automatico con codici che ricevi via mail e non è sempre facilissimo avere assistenza dai proprietari. Anche in questo caso nulla di tremendo, ma magari qualcuno preferisce avere un punto di riferimento certo, quindi hotel.
Come muoversi in Malesia
Teoricamente si può noleggiare la macchina con la patente internazionale, ma lo sconsiglio per il traffico, la guida a destra e il caos. Nelle città, anche quelle piccole, utilizzare Grab una app locale uguale a Uber che funziona benissimo e costa la metà dei taxi. All’aeroporto vendono le sim locali che vi attivano in un attimo e costano 14 euro per un mese tutto incluso.
Per i trasporti tra le varie tappe abbiamo usato di tutto, compresi due autobus notturni. Tutto da prenotare un po’ in anticipo – soprattutto per le tratte che coinvolgono Kuala Lumpur – e tutto da prenotare online.
Bus, treni e aerei sono puliti, comodi, puntuali.
Cosa mangiare in Malesia
In un paese composto da malesi, indiani, cinesi e popolazioni autoctone, il cibo è un viaggio nel viaggio, soprattutto se siete esploratori e pronti a cimentarvi con spezie, sapori e pietanze particolari.
Coi bimbi abbiamo provato meno di quanto pensavamo, molti piatti sono piccanti, anzi tutti direi. Di positivo per i bambini c’è che ovunque si trova pasta, pizza, pollo, panini e, in generale, la qualità è discreta.
Altro aspetto fantastico è la frutta tropicale che troverete ovunque e fare una colazione con mango e dragon fruit per me rappresenta proprio il concetto di vacanza.
Sicurezza e Salute in Malesia
La Malesia è un paese molto sicuro, tranquillo, non ci siamo mai sentiti in pericolo. Ci sono tantissime famiglie di turisti e la gente del posto è tra il sorridente e l’indifferente.
Anche lato pulizia e salute siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Le città – almeno le zone più centrali – sono molto più ordinate e pulite che le nostre, non siamo mai stati male per il cibo e le strutture sanitarie che, come ogni anno purtroppo visitiamo, sono moderne, efficienti e con dottori preparati che parlano un inglese comprensibile.
Moneta e Costi
Il Ringgit è la moneta ufficiale e l’unica accettata. In tantissimi posti si può pagare con la carta di credito, ma portatevi sempre del contante soprattutto per le escursioni nella jungla o alle Perhentian.
Non partite con centinaia di euro perché cambiare ha commissioni simili al bancomat e perché sono molto più frequenti le banche che i cambia valuta.
Lato costi, la Malesia offre ancora tanti servizi super economici. Vi faccio qualche esempio.
Hotel a 4 stelle in super centro 50 euro a notte a camera, Ristorante di fascia media 25 euro in quattro, bus notturno 8 euro a testa, una corsa in grab di 10 minuti 1 euro. L’unica cosa fuori scala sono gli hotel alle Perhentian che, per quello che offrono, costano troppo.
Cosa vedere in Malesia
Kuala Lumpur
Metropoli proiettata in verticale, KL come la chiamano loro, ci è piaciuta grazie ai suoi grattacieli sfavillanti – le Petronas sono spettacolari di notte – i suoi parchi cittadini e qualche quartiere carino che si esalta la sera con bancarelle di street food. Una città semplice da visitare che funziona bene come base all’inizio per riprendersi dal lungo volo e, alla fine, per salutare con affetto la Malesia.
Kuching e il Sarawak
Il Borneo malese più adatto alle famiglie o a chi non ha molto tempo né molta sbatta è sicuramente la parte occidentale del Sarawak. Fare base a Kuching permette di esplorare i suoi magnifici dintorni e di godersi qualche giorno in un’atmosfera placida, ma ricca di meraviglie.
I due highlight di Kuching sono il Bako National Park e il Semenggoh Nature Reserve.
Bako National Park
Questo piccolo parco nazionale è famoso per la presenza delle scimmie nasiche e i maiali barbuti, ma la sua bellezza risiede nella jungla proiettata sul mare. Arrivarci è semplice e sarete ripagati da panorami mozzafiato, tramonti su spiagge selvagge e una jungla che si unisce in un meraviglioso abbraccio con le acque del Mar Cinese Meridionale.
Fate in modo di prenotare in anticipo uno degli chalet e dormite una notte qui, godendovi il parco senza i turisti giornalieri e facendo il trekking notturno.
Semenggoh Nature Reserve
Uno dei posti più comodi del mondo per avvistare facilmente gli orango tango, pensavo fosse una specie di zoo all’aria aperta e invece è una riserva dove questi bestioni color ruggine girano liberi e senza restrizioni. Durante l’ora del pasto, i guardiani girano con frutta e altro cibo spesso – non sempre – attirando gli oranghi che si prestano a farsi ammirare. Non si ha la sensazione di uno zoo o di finzione, anche se chiaramente non ci si trova nella jungla più selvaggia. Un’esperienza che, seppur turistica, a noi è piaciuta molto.
Penang e George Town
Su Penang avevamo forti dubbi che, ancora una volta, sono spariti una volta atterrati. A dire il vero abbiamo visitato solo George Town, patrimonio Unesco fatto di viuzze sgangherate che intervallano edifici decadenti a street art, negozietti hipster e caffè che si estendono su un intero isolato e ti fanno sentire come Alice nel paese delle meraviglie.
L’isola è grande e offre parchi nazionali, templi, spiagge mediocri e tanto altro, una piacevole sorpresa a cui dedicare un paio di giorni.
Ipoh
Fuori dagli itinerari turistici principali, Ipoh ha un centro che sembra la versione più piccola, polverosa e stilosa di George Town e, soprattutto, è circondata da colline calcaree dove sono incastonati maestosi templi nella roccia. Non la metterei tra le sette meraviglie del mondo, ma ci ha permesso di vedere cose interessanti e diverse dal resto della Malesia.
Perhentian
Pensavamo belle e invece sono stupende. Due isolotti ammantati di jungla, senza strade né mezzi di trasporto terrestri, con spiagge paradisiache e un mare turchese pieno di pesci, coralli, tartarughe e squaletti. Ci si sposta con delle barchette o a piedi in mezzo alla jungla. Ci sono tanti turisti, ma l’atmosfera è super rilassata e in ogni spiaggia è possibile trovare il proprio angolo di paradiso. Sicuramente uno dei posti di mare più perfetti che abbiamo mai visto.
In conclusione, un viaggio con poche aspettative che invece ha lasciato il segno. Se avete domande scrivetemi e sarò felice di rispondervi!