Ogni tanto mi succede di guardare un libro, una rivista o una foto, individuare un luogo fuori dal comune e pensare: Un giorno ci andrò! Ed ecco che, con la scusa di un weekend lungo a Bilbao, siamo riusciti a visitare il meraviglioso San Juan de Gaztelugatxe.
Un santuario arroccato su una minuscola isoletta selvaggia, collegata alla rocciosa costa basca da una sinuosa scalinata in pietra da cui ammirare il possente e cristallino Oceano Atlantico.
Salita alla ribalta della cronaca negli ultimi anni come una delle location più suggestive del Trono di Spade, avevo adocchiato Gaztelugatxe tanti anni fa in un blog di viaggi.
Ora che ci sono stato posso confermare il mio istinto: è veramente un luogo magico, a tratti irreale, una vera perla da non lasciarsi sfuggire se siete in giro per i Paesi Baschi.
Come arrivare a Gaztelugatxe
Noi abbiamo affittato una macchina a Bilbao e, dopo una mattinata a San Sebastián, siamo arrivati direttamente ai grandi parcheggi pubblici gratuiti a bordo scogliera.
Ci potete arrivare anche con l’autobus o addirittura a piedi partendo dal paesino limitrofo di Bakio in circa un’oretta.
All’ingresso vi faranno un biglietto gratuito che serve solo a monitorare il numero degli ingressi.
Come organizzare la visita a San Juan de Gaztelugatxe
Una volta entrati, davanti a voi si dipana un ordinato e pulitissimo sentiero di roccia, che sin da subito regala spettacolari viste sull’oceano. Il percorso è ripido e costellato da scalini con tanto di corrimano in legno per chi ha bisogno di un po’ equilibrio.
Si scende gradualmente lungo la scogliera fino al livello del mare, ci vogliono circa 20/30 minuti in base al vostro ritmo. Arrivati a pochi passi dalla battigia, ecco in tutta la sua magnificenza l’isolotto di Gaztelugatxe con la sua lunga scalinata simile alla coda di un serpente.
Ecco, ora che siete scesi, dovete risalire.
Il sentiero si stringe e diventa più ripido e sinuoso, ma sarete ricompensati da un panorama mozzafiato. Vi ritroverete circondati dal mare tra onde sbuffanti, il vento che vi scompiglia i capelli e dei colori da cartolina che spaziano dal blu del cielo al turchese dell’acqua.
Dopo una bella sudata e tante soste ristoratrici per occhi e gambe, si arriva in cima dove si trova l’eremo di San Juan. Una piccola struttura semplice e spartana con un cortiletto in pietra dove godersi 360 gradi di bellezza, in ogni direzione.
Tradizione vuole che si suoni la campana dell’eremo tirando la lunga corda per tre volte. In questo modo si esaudirà un desiderio e si terranno lontano gli spiriti maligni.
Vi consiglio di rimanere più a lungo possibile nel cortile del santuario, di giocare con le lucertole che si abbrustoliscono al sole, di ammirare gli uccelli marini che planano tra le nuvole e di godervi il momento.
Rinfrancati e felici dovrete tornare indietro, prima giù e poi di nuovo su con un ultimo pezzo veramente faticoso! Ma ne vale assolutamente la pena.
San Juan de Gaztelugatxe con bambini
Noi siamo stati a fine giugno con due bimbi di quattro e due anni. Il passeggino è assolutamente off limits visto il numero infinito di scalini, mentre è perfetto un marsupio o uno zaino da trekking.
I nostri bimbi hanno fatto il primo pezzo in discesa camminando e poi il piccolo è salito a bordo, mentre la grande ha fatto tutto il tragitto da sola perché, nonostante fosse faticoso, è rimasta ammaliata dal panorama e dalla passeggiata così insolita ed emozionante.
Certo, l’ultimo pezzettino in salita è voluta salire in braccio e, devo dire, mi sono fatto una bella sudata.
Se andate con un tempo nuvoloso o dopo un acquazzone, fate attenzione che il fondo potrebbe essere scivoloso.
Ultimo consiglio. Portatevi acqua e cibo in abbondanza, perché lungo il percorso non c’è nulla tranne una fontanella a bordo oceano con acqua di dubbia provenienza. In alternativa, ci sono alcuni ristoranti all’inizio del percorso che vi rapineranno volentieri per una bottiglietta d’acqua!
In 45 minuti tornerete a Bilbao, stanchi e felici.