Incastonata tra le alpi giapponesi, ammantata da un rilassante velo di neve, lontana anni luce dalle luci e dalla frenesia di Tokyo, Takayama accoglie gli sparuti visitatori con il silenzio delle sue stradine e il colore scuro delle botti allineate fuori dalle locande di sakè.
Takayama è una meta perfetta per ricaricare le energie e rilassarsi per un paio di giorni, andando alla scoperta dei suoi dintorni che nascondono più di una piacevole e originale sorpresa.
Sakè, templi e spuntini
La maggior parte dei dépliant (se siete anni ’80) e dei siti internet pubblicizzano e raccontano Takayama come una città antica, tradizionale e fatta praticamente solo da case ed edifici del Giappone che fu. La realtà invece è che all’interno della piccola cittadina ci sono solo un paio di vie davvero pittoresche che sono un susseguirsi di vecchie botteghe, distillerie di sakè e negozi di tè.
Non fraintendetemi, il paesino è delizioso, romantico e a tratti quasi bucolico, ma non immaginatevi una San Gimignano con gli occhi a mandorla.
Una delle cose più piacevoli da fare a Takayama è camminare a caso e inciampare in mille sorprese a partire dai templi. Shintoisti o Buddhisti, colorati, nascosti, arroccati ognuno con la sua storia, la sua forma e il suo misticismo. Camminare. Tra uno sguardo alle montagne e un altro al fiume che scorre spumeggiante e che accompagna il piacevole vagabondare.
Un’altra attività molto appagante è quella di andare alla scoperta dei numerosi chioschi e chioschetti di street food locale. Spiedini di riso iper glutammati, panzerotti (sempre di riso) ripieni di carne, sfogliatine con sorprese culinarie varie e chi più ne ha più ne mangi. E rimanendo in tema di cibo, non potete perdervi una cena a base di Hida Beef, fettine sottilissime di manzo di Hida da cuocere su una pietra bollente rivestita di carta stagnola. Divertente, ma soprattutto buonissima.
Hida na Sato
A poca distanza da Takayama e facilmente raggiungibile con l’autobus locale, sorge questo antico villaggio contadino perfettamente conservato dove, attorno ad un placido laghetto, si ergono una trentina di abitazioni tradizionali immerse in uno scenario naturale idilliaco. Ci sono vari sentieri e percorsi in base alla vostra voglia di camminare ed esplorare le diverse casette che racchiudono storie, aneddoti e suggestioni di una vita contadina fatta di duro lavoro, ritmi a braccetto con la natura e piaceri semplici.
Hirayu Onsen
L’intero territorio giapponese nasconde nelle sue viscere una pimpante e ininterrotta attività geotermica, che spesso sgorga in superficie generando sorgenti naturali di acqua calda e termale, i famosi e meravigliosi Onsen. Hirayu Onsen è un villaggetto ad un’ora di autobus da Takayama con varie strutture immerse nel verde dove rilassarvi immersi nell’acqua bollente.
Gli onsen sono severamente divisi nella sezione maschile e femminile perché come da tradizione gli ospiti devono rimanere tutti nudi, al massimo con un piccolo asciugamano che però viene usato più per asciugarsi che coprirsi. Una delle cose più affascinanti e assurde da fare in un onsen è ammirare i giapponesi che…si lavano. La loro cura e pulizia del corpo è incredibile, passano quarti d’ora a lavarsi prima e dopo le terme e lo fanno in maniera così veemente e puntigliosa che lascia a bocca a perta.
L’esperienza di un onsen è una di quelle cose che arricchisce un viaggio di bellezza, novità e stupore.