Poche città d’Europa possono darci la sensazione di trovarci in un enorme cantiere a cielo aperto. Berlino è l’arte del cambiamento, della costante riconfigurazione. Bombardata, rasa al suolo, divisa e scarificata, Berlino è risorta come araba fenice divenendo una delle tappe irrinunciabili per gli amanti dell’architettura contemporanea, ma anche per chi vuole immergersi nei suoi percorsi che oscillano, in molte sfumature, dal pop al nostalgico.di Conny R.
Se state pianificando un viaggio a Berlino vi consiglio di non fermarvi meno di tre giorni e di affittare una bici: 150 km di piste ciclabili vi consentiranno di abbracciare la città, girovagare nel parco di Tiergarten se volete fuggire dal traffico, raggiungere tutti i luoghi di interesse e soprattutto godervi la diversità dei quartieri che si affastellano nel tracciato urbano. Affittare una bici è semplicissimo (le troverete negli alberghi e nelle principali piazze della città) e costa mediamente una decina di euro ogni 24 h.
Un altro consiglio pratico per coloro che pensano di visitare almeno tre dei numerosi musei della città è la museo-card, la potete acquistare al punto di informazioni turistiche dell’aeroporto, costa 24 euro e vi da diritto all’accesso gratuito a tutti i musei della città per 72 ore (contate dalla visita al primo museo e non dall’acquisto).
Non è semplice riassumere Berlino in tre soli indirizzi, perché i posti che giudico imperdibili sono molti, ma se dovessi dire quelli che occupano i primi tre posti in cima alla lista, credo direi: visitare il Jewish Museum di Libeskind, passeggiare per le vie di Prenzlauer Berg e mangiare un Currywurst ad Alexanderplatz.
Berlino è una città ricca di musei, e non lascerà certo insoddisfatti gli amanti della cultura e dell’arte, eppure il Jewis Museum costruito dall’architetto Daniel Libeskind rappresenta uno dei più mirabili esempi dell’evoluzione della museografia contemporanea. Il museo non si limita a proporre al suo visitatore una collezione di reperti, una raccolta di altrui esperienze, ma aspira a essere esperienza. In particolare la Torre dell’Olocausto e il Giardino dell’Esilio conducono il visitatore in una dimensione di spaesamento e di sconcerto che mira a rievocare attraverso le emozioni l’esperienza della Shoah.
Passeggiando con la vostra bici fino alla celebre Oranienburger Straße, oltre a sospirare di fronte ai cancelli chiusi del Tacheles, potete proseguire verso Prenzlauer Berg e godervi la vita di quartiere: la musica per le strade, i bar e gli edifici pieni di murales vi faranno apprezzare questo angolo frizzante e al tempo stesso tranquillo della città.
Last but not least, concedetevi uno strappo alla dieta e addentate un Currywurst, una delle più economiche specialità della città (1.35 euro un panino, e 2.50 il piattino con salsa e patatine). Se vi fermate un pomeriggio ad Alexanderplatz potrete comprare il vostro wurstel direttamente da uno sei simpatici rivenditori ambulanti che si intrattengono nella piazza, e sedervi attorno alla fontana assieme alla gioventù berlinese. Se invece vi sentite più mondani, inforcate la vostra bici e pedalate in direzione di Potsdamer Platz, strizzate l’occhio al grattacielo del nostrano Renzo Piano, e fatevi servire in uno dei bar del famoso Sony Center mentre usufruite del wi-fi gratuito.