Bangladesh il paese dell’ospitalità e del sorriso

Dhaka, Bangladesh


Una natura rigogliosa e mille sorrisi queste sono le prime due cose che da subito ti accolgono appena arrivato in Bangladesh. Un viaggio in questa terra è un’esperienza unica, forte e umanamente affascinante, adatta a chi vuole scoprire un paese che non conosce turismo ed entrare in contatto con la cultura di un popolo sorprendente.

Itinerario

12 giorni Aprile
Malpensa – Doha – Dhaka con Qatar Airways 600 euro

Itinerario Bangladesh

 

 

 

 

Trasporti

Con bus e treno arriverete ovunque, anche se in molte zone ci si muove via fiume soprattutto nella parte occidentale del paese. Il bus è più costoso del treno soprattutto se prendete le linee private assolutamente consigliate per i viaggi lunghi in quanto più comodi e affidabili. Il treno è ottimo per le brevi distanze, ma vista la difficoltà nel prenotare e la poca disponibilità di posti a sedere è difficile trovare biglietti decenti che permettano di sopportare le fatiche di un viaggio lungo e scomodo. 
Il treno si può prenotare 3 giorni prima anche via sms se vi comprate una comoda ed economica SIM locale, oppure affidatevi a qualche agenzia viaggio che con un piccolo sovrapprezzo riuscirà a trovare qualche biglietto in prima classe (si fa per dire!).

Alloggio

Gli hotel e le guesthouse locali hanno degli standard di pulizia e comfort veramente bassi, quindi il minimo sindacale è scegliere una sistemazione di medio livello dove comunque per quello che pagherete (10-20 euro a notte) la pulizia e la qualità saranno, usando un eufemismo, basici. Date sempre un’occhiata alla camera prima di pagare, molti posti hanno camere anche molto diverse tra loro.

Cibo

Una delusione. Dopo le leccornie provate in India mi aspettavo qualcosa di simile invece la cucina bengalese è piuttosto povera di scelte e sapori e, oltre al tanto lodato Chicken Biryani (pollo, riso e un uovo…), c’è poco altro se non una costante presenza di pesce di fiume vero e proprio caposaldo di ogni cucina in Bangladesh. Dimenticatevi gli alcolici, qui siamo in un paese musulmano.

Clima

Aprile è stagione calda, la transizione tra l’inverno e l’arrivo dei monsoni. 35 gradi sono la norma e l’umidità è altissima quindi se potete anticipate un po’ il vostro viaggio e andate nel periodo migliore che va da Novembre a Febbraio. Se il caldo è troppo per voi rifugiatevi nelle zone collinari del distretto di Chittagong o di Sylhet dove un po’ di vento e qualche pioggia vi rinfrescheranno, ma non troppo!

Moneta & Costi

La moneta locale è il Taka e il consiglio è di cambiare subito in aeroporto dove i tassi sono identici a quelli in città per non rischiare di trovarsi in qualche posto sperduto dove non ci sono cambia valute. Meglio portarsi i dollari che, in caso di necessità, sono accettati anche come moneta, gli euro si possono cambiare ma non utilizzare per i pagamenti. In tutti i centri medi ci sono bancomat per carte internazionali.
I costi sono molto bassi per quello che riguarda trasporti – due euro per cinque ore di treno – e cibo, con un euro pranzi o ceni in un ristorantino locale e con cinque ti tratti bene. Sono invece care le sistemazioni, in particolare a Dhaka e Cox’s Bazar, soprattutto considerato la scarsa qualità. Un esempio: singola in hotel 3 stelle a Dhaka 25 euro a notte.

Mete Interessanti

Dhaka
Caos, traffico, rumore, Dhaka è un pentolone bollente dove milioni di persone cercano il proprio spazio vitale e il povero viaggiatore si ritrova spaesato e disorientato. Old Dhaka, unico luogo interessante, è ammassata lungo un fiume nero e malodorante, strizzata tra i suoi vicoli fatiscenti dove migliaia di rickshaw scampanellano e ti assalgono da ogni lato. Qui si vive come una volta ed è bello curiosare per strada tra carretti di ghiaccioli e venditori di qualsiasi cosa. Il traffico a Dhaka è mortale e quasi subito vi passerà la voglia di andare da un posto all’altro rischiando di rimanere ore bloccati. Un giorno basta e avanza.

Barca, Dhaka, Bangladesh


Mantala
Mantala è un villaggio di poche casette nel Sylhet, il vero Bangladesh rurale dove i bambini non hanno mai visto un occidentale. Ci sono capitato perchè in treno ho conosciuto un ragazzo che mi ha invitato al matrimonio di sua cugina e così ho passato due giorni ospite di una famiglia, ma alla fine dell’intero villaggio, in questo posto incastonato tra campi di riso dove il tempo si è fermato a 60 anni fa. Un’esperienza meravigliosa e un po’ assurda come quando ho chiesto di poter fare una doccia e mi hanno risposto che loro usavano lo stagno…

Risaie, Bangladesh

Srimongol (Srimangal)
Una delle mete più famose, ma non per questo turistiche. Il fascino di questa zona risiede nelle dolci colline ricoperte di piantagioni di té, ananas e banane e dalle varie escursioni naturalistiche e antropologiche che si possono fare come quella al Lowecherra National Park per vedere i rari gibboni di Hoolock oppure la visita a uno dei tanti villaggi tribali della zona. Per semplicità affidatevi a una guida locale che vi permetterà di vedere molte più cose, spendendo meno e scoprendo di più. Contattate Yusuf un ragazzo simpatico, preparato e disponibile che vi darà una mano per qualsiasi cosa enjoytourbd@gmail.com

Piantagioni di te, BangladeshBandarban
Questa cittadina assonnata e adagiata lungo il fiume è una delle più interessanti della zona conosciuta come Chittagong Hill Tracts, famosa in passato per gli episodi di guerriglia tra governo e tribù locali e oggi meta di chi vuole fare passeggiate nella natura, trekking, escursioni e visitare villaggi etnici. Tenete conto che le escursioni più interessanti sono abbastanza complicate da organizzare, impegnative per gli spostamenti e richiedono una guida, se invece volete fare piccole gite in canoa lungo il fiume e qualche passeggiata nelle colline potete arrangiarvi facilmente da soli. Vi consiglio di dormire all’ Hill Side Resort non solo il più carino e rilassante tra gli hotel, ma anche perché tutte le escursioni più semplici partono da qui. Per visitare Bandarban e la zona degli Hill Tracts è necessario un permesso speciale (vedi paragrafo sotto).

Bandarban, Bangladesh

Cox’s Bazar
Se siete stanchi e provati dal caldo, dai trasporti e dalla fatica o se non avete tempo di arrivare fino alla remota e caraibica isola di Saint Martin’s come nel mio caso, fermatevi uno o due giorni a Cox’s Bazar la località turistica più in voga tra i bengalesi e famosa perché è la spiaggia sabbiosa più lunga del mondo (capirai..). Il mare sembra un fiume limaccioso, l’espansione urbana estremizzata si basa su eco-mostri e non c’è molto da fare, ma la spiaggia è molto bella, stranamente pulita e strategicamente posizionata per vedere romantici tramonti. Non una meta imperdibile, ma un posto per ricaricare le pile. Ricordatevi che qui si prende il sole e si fa il bagno vestiti, soprattutto se siete donne.

Cox Bazar, Bangladesh

 

I Bengalesi

La vera gemma di questo viaggio. Sempre sorridenti, gentili, curiosi, disponibili ad aiutarti anche se non parlano una parola di inglese. Sono stato invitato ad un matrimonio islamico, ho fatto parte di un documentario sul turismo bengalese, ho bevuto il tè a casa di sconosciuti, sono stato invitato a casa di varie persone, sono diventato amico di facebook di decine di ragazzi e ho fatto più foto abbracciato a gruppi di persone che un attore alla prima di un film. Qui il turismo non esiste e loro sono affascinati dai rari stranieri che incontrano. Alla fine del viaggio sarete stanchi di dire da dove venite e come vi chiamate ogni tre minuti, ma, soprattutto se viaggiate da soli come ho fatto io, avrete la possibilità di entrare veramente in contatto con questo popolo semplice, ma meraviglioso. 

Permesso per i Chittangong Hill Tracts

Anche se gli episodi di violenza sono un lontano ricordo, per visitare quest’area serve un permesso che bisogna fare a Chittagong. E’ molto facile e veloce. Fatevi portare al Court Building da un rickshaw (5 minuti dalla stazione dei bus e treni) e in questo labirinto cercate il D.C. Divisional Commissioner Office. E’ introvabile, ma appena vi vedranno capiranno cosa cercate e qualcuno vi porterà. Qui compilerete un modulo dove dovrete dare un’idea di massima dei giorni e dell’itinerario e in 10 minuti ve lo consegneranno firmato. Fate un po’ di fotocopie perché ci sono posti di blocco dove vi chiederanno di esibire passaporto e permesso. Vi diranno anche di andare a registrarvi al D.C. di Bandarban una volta arrivati, non andateci come ho fatto io è inutile e perderete un’ora per nulla.

Pohela Boishakh – Capodanno Bengalese

Il 14 Aprile secondo il calendario bengalese inizia l’anno nuovo e io non mi sono fatto sfuggire questa occasione per vedere cosa combinano in Bangladesh per quella che è una delle feste più importanti dell’anno. Il luogo migliore è Dhaka e di preciso il parco Ramna dove migliaia di persone si radunano suonando trombette assordanti e girovagando come si fa da noi in piazza il 31 dicembre. La cosa interessante sono le decine di stand sgangherati in stile luna park che vanno dai venditori di cibo e bevande, al lancio del dischetto per vincere una saponetta, al tiro di cricket per bersi un energy drink gratis fino all’incantatore di serpenti. Fuori dal parco la folla è ingestibile e anche qui il vostro ego di star sarà soddisfatto dalle mille foto che dovrete fare, ma il tutto è molto divertente e particolare.

Dhaka, Bangladesh


Conclusioni

Il Bangladesh non offre molto a livello turistico né come natura né come storia e cultura, inoltre è un paese faticoso da visitare e dotato di pochi comfort e proprio per questo il turismo qui è in una fase embrionale o nemmeno. Se però avete voglia di un luogo incontaminato e vergine dal punto di vista turistico, dove poter veramente interagire con le persone e vivere la loro cultura, allora il Bangladesh è quello che cercate. I bengalesi sono l’highlight di questo viaggio, un popolo che ti coinvolge, ti avvolge e ti cerca costantemente, non per spillarti qualche dollaro in più, ma per il piacere di stare con te e di conoscerti. 



2 pensieri su “Bangladesh il paese dell’ospitalità e del sorriso

  1. Thanks a lot for your blog about Bangladesh. Hope you will come again and enjoy a lot. Though I didn't understand the language of your blog but the pictures are so nice. Best wishes for you.

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